C’è un nome nuovo nel panorama italiano della robotica collaborativa: è Doosan Robotics. A comunicare la notizia è Homberger, scelta dal colosso coreano per distribuire i suoi cobot su quello che considera uno dei mercati a maggior potenziale applicativo d’Europa per la robotica collaborativa.
Genova, 7 gennaio 2019. Dall’alto dei suoi 110 anni di storia, Homberger, attraverso la sua Divisione Robotica, è stata ritenuta da Doosan Robotics la struttura adeguata a spingere e promuovere sul mercato la gamma di cobot più diversificata al mondo con una capacità di carico da 6 a 15 kg e un raggio d’azione da 0,9 a 1,7 m.
“Essere stati scelti da Doosan Robotics – emanazione diretta di Doosan Corporation per tutto ciò che concerne il mondo della robotica – è per noi motivo d’orgoglio poiché siamo stati misurati per la solidità aziendale, per le conoscenze e per il progetto di sviluppo che abbiamo in atto” afferma Gianni Ossola, Sales Manager di Homberger.
“Ciò certifica anche l’ottimo lavoro svolto in questi due anni dalla nostra Divisione Robotica che, nonostante la giovane età, si è distinta, fin da subito, per professionalità, affidabilità e capacità di affiancare e accompagnare il cliente in ogni esigenza di processo”.
“Ovviamente, la decisione di Doosan Robotics ci responsabilizza anche poiché l’obiettivo a medio/lungo termine è piuttosto ambizioso e non mancano certo i competitor” prosegue Ossola. “Siamo però la struttura ideale per proporci sul mercato italiano con un approccio differente che ci vedrà operare come “semplici” dealer, ma anche, come veri System Integrator capaci di fornire al cliente un servizio mirato alla fattibilità della sua applicazione attraverso studi di fattibilità, prove pratiche di laboratorio e la ricerca di nuove tecnologie risolutive ampliando, allo stesso tempo, il nostro network di competenze”.
“Per questo – continua Ossola – possiamo contare su un team di persone preparate e, ciò nonostante, in continua formazione professionale oltre che su una gamma di quattro macchine caratterizzate da un buon rapporto prezzo/prestazioni e da scelte costruttive innovative sotto diversi aspetti, dal design – premiato per due anni consecutivi (2017 e 2018) con il “Red Dot award” – al payload più elevato del mercato con i 15 kg del modello M1509, per proseguire con il modello M0617 che, dall’alto del suo braccio da 1,7 m, si candida autorevolmente come il cobot più efficiente per tutte le applicazioni di palletizzazione”.
Le premesse per fare un ottimo lavoro ci sono tutte, partnership tecnologiche comprese. Si può così approcciare il mercato proponendo applicazioni collaborative e non solo dei robot collaborativi, se pur di qualità certificata come quelli di Doosan Robotics.
“L’approccio al mercato – prosegue Ossola – sarà improntato sulla qualità dei nostri prodotti e sulla sicurezza delle soluzioni che proporremo. Teniamo molto all’espressione “applicazione collaborativa”, ma ci adopereremo per trasformarla nel paradigma “Applicazione Collaborativa Sicura™” ossia con il minimo rischio residuo per l’operatore; questo sarà uno dei nostri obiettivi primari”.
“La rivoluzione imposta dall’Industria 4.0 – conclude Ossola – è, di fatto, un processo tuttora in atto anche in Italia e il cobot è uno degli attori chiave in questo nuovo processo di automatizzazione che prevede sistemi produttivi collaborativi in cui operatori “aumentati” – scaricati dai lavori a basso valore aggiunto – sono liberi di pensare e in sicurezza … creare”.